La rivoluzione alimentare

Stiamo finalmente riscattando il nostro diritto alla reperibilità di cibo qualitativamente elevato. E questa consapevolezza è un grande passo in avanti verso l’obiettivo di potere acquistare alimenti che siano dotati di sapore e apportino all’organismo gli elementi nutritivi che gli servono. Ma facciamo attenzione non lasciarci prendere la mano (con tutta la forchetta)! Cerchiamo di non diventare fanatici, di non rifiutare qualsivoglia alimento solo perchè non è BIO, di non demonizzare nè di venerare come sacro nessun cibo.

In altre parole, cerchiamo di mantenere un rapporto sano con gli alimenti. Anche se stiamo sempre attenti a quello che mangiamo – e spero questa attenzione parta da un punto di piacere e non da uno di paura – ci capiterà certamente il giorno in cui dovremo arrenderci a una merendina piena di sciroppo di fruttosio, o a una frittura in qualche olio non meglio identificato. Se non appesantiamo il nostro organismo con (inutili) sensi di colpa per la trasgressione, o con la paura che ci ammaleremo, esso in breve tempo sarà in grado di metabolizzare quella merendina, e di dimenticarsi del “fattaccio”.

Perchè allora dovremmo ricordarglielo noi? Perchè non facciamo pace con noi stessi?

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